Lo Stato Maggiore della Difesa della Federazione Russa proclama la mobilitazione parziale.
Dalla gestione politica del conflitto fra Usa (Occidente collettivo) da una parte e Federazione Russa dall’altra parte (con molti altri attori alla finestra) con relativi spazi di manovra diplomatica e di dialogo sotterraneo, si è passati alla pura e inevitabile gestione militare. Dal gioco di soldatini ignari, mercenari professionisti, neonazisti esaltati, un popolo da lungo tempo martoriato e diviso e il suo Paese distrutto come campo di battaglia e fatto a pezzi, si è passati alla minaccia di distruzione reciproca totale. Dalla guerra lampo alla guerra permanente con esiti del tutto imprevedibili.
Il “Generale Inverno” è vicino alle nostre porte e finestre chiuse, alle nostre città deserte e impaurite dalla violenza dello scontro fra l’élite dominanti per il dominio e possesso delle fonti di energia disponibili e quelle future. La transizione ecologica/energetica che la crisi irreversibile del sistema/economia-mondo ci ha imposto doveva essere una festa di popolo per le giovani generazioni e una grande occasione di ripensamento e perdono per la nostra che si avvia verso la partenza. Non sarà più così.
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