“Forse avremmo dovuto invadere prima”, ha detto Putin, commentando le recenti ammissioni dell’ex cancelliera tedesca.
Il presidente russo ha espresso il suo disappunto per le recenti dichiarazioni dell’ex cancelliera durante la sua visita in Kirghizistan, osservando che Mosca avrebbe dovuto… lanciare prima “l’operazione militare speciale” in Ucraina.
Pochi giorni fa, Angela Merkel ha ammesso che la sua politica nei confronti della Russia era fallita, ed è andata oltre rivelando che gli accordi di Minsk sono stati fatti per far guadagnare tempo all’Ucraina e aggiungendo che nessuno li avrebbe rispettati.
Parlando a Die Zeit, l’ex cancelliera ha anche osservato che “avremmo dovuto reagire più rapidamente all’aggressione russa”, ma ha sottolineato di non rimpiangere la costruzione del Nord Stream 2, respingendo le critiche sulla dipendenza energetica del suo Paese dalla Russia.
Oggi è arrivata la risposta di Vladimir Putin che dal Kirghizistan ha affermato che l’ammissione di Angela Merkel significa che il suo Paese avrebbe dovuto iniziare prima l’invasione dell’Ucraina.
“A quanto pare eravamo in ritardo con l’Ucraina, sarebbe dovuto iniziare tutto prima. Speravamo solo di poter essere d’accordo sul quadro di Minsk”, ha detto in modo caratteristico per aggiungere che le relazioni della Russia con l’Occidente sono al punto zero.
“Dopo le dichiarazioni della Merkel, però, non è affatto chiaro come negoziare, con chi e con quali garanzie” ha osservato significativamente.
Il presidente russo ha ribadito che il suo Paese dovrebbe in futuro raggiungere accordi sull’Ucraina, per avvertire che Mosca si sente tradita dal crollo degli accordi di Minsk.
Ha anche sottolineato che la Germania e la Francia — che hanno mediato gli accordi di cessate il fuoco nella capitale bielorussa Minsk tra l’Ucraina e i separatisti sostenuti dalla Russia nell’Ucraina orientale nel 2014 e nel 2015 — hanno tradito la Russia e stanno ora fornendo armi all’Ucraina.
Ha anche avvertito che qualsiasi paese che avesse osato attaccare la Russia con armi nucleari sarebbe scomparso dalla faccia della terra, ma ha sottolineato che Mosca non ha ne la volontà ne il mandato per lanciare un primo attacco nucleare preventivo, a differenza degli Stati Uniti che sono pronti a farlo. E ha aggiunto che l’avanzata tecnologia ipersonica delle armi russe è la garanzia che la Russia sarà in grado di rispondere con forza se mai attaccata.
Infine, ha sottolineato che i funzionari russi e americani rimangono sulla linea aperta e non esclude la possibilità di nuovi scambi di prigionieri in futuro.
Fonte: stampa estera.