Cina-Usa, la fine della diplomazia dei panda: perché si attende “con ansia” il ritorno di un panda dagli Usa

 

La Cina ha utilizzato per anni la cosiddetta “diplomazia dei panda” per aiutare a promuovere le relazioni con altri paesi. Oggi mobilita la sua flotta navale ed aerea per difendere i suoi interessi “nazionali”. Persino è riuscita a convincere il traballante Macron a resuscitare la più che defunta grandeur facendoli dire “non possiamo morire vassalli degli Usa”.

Milioni di cinesi hanno visto le persone in uno zoo degli Stati Uniti salutare un panda gigante prima del suo tanto discusso ritorno a casa dopo 20 anni. Ya Ya, una femmina di panda, è stata circondata da bambù e ha ricevuto una torta ghiacciata fatta di uva, canna da zucchero e biscotti, secondo foto e video condivisi online. Circa 500 persone hanno partecipato all’evento nella città del Tennessee, che ha seguito il cerimoniale cinese.

Lo zoo di Memphis ha organizzato sabato un evento di addio per la panda gigante Ya Ya. I visitatori hanno assistito all’addio alla mostra CHINA, dove hanno salutato Ya Ya, firmato lettere e assistito a spettacoli culturali https://t.co/OmWYCMvzQS pic.twitter.com/VkNbnE9qHa

— China Xinhua News (@XHNews) 9 aprile 2023

“Ya Ya hai sofferto così tanto. Torna a casa, ti stiamo aspettando tutti”, ha scritto una persona su Weibo, noto come Twitter cinese.

Ya Ya e il suo compagno Le Le sono arrivati nella città del Tennessee nel 2003. Come scrive la Bbc, la Cina negli ultimi 50 anni ha usato i panda — con prestiti o regali a paesi stranieri — per migliorare le sue relazioni internazionali.

Ma, ultimamente, lo zoo di Memphis è stato preso di mira dai netizen cinesi che affermano che Ya Ya e Le Le sono stati maltrattati durante il loro soggiorno.

Un video pubblicato dai gruppi di protezione degli animali In Defence of Animals e Panda Voices l’anno scorso ha mostrato che i panda si muovevano molto lentamente facendo girotondo.

I funzionari dello zoo hanno ribattuto all’epoca che erano due degli “animali più viziati” del pianeta, secondo l’Associated Press. Sul suo sito web, lo zoo dice: “Ya Ya vive con una malattia cronica della sua pelle e pelo. Questa condizione non influisce sulla sua qualità di vita, ma a volte fa sembrare debole il suo mantello. La situazione è attentamente monitorata dal nostro team per la cura degli animali e dal personale veterinario”.

Fonte: stampa estera

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https://www.asterios.it/catalogo/la-costituzione-materiale-della-cina