La cosiddetta “geoingegneria solare”— un’idea controversa che prevede il raffreddamento della Terra riflettendo la luce solare nello spazio — ha attirato l’attenzione dei super ricchi del mondo, tra cui Bill Gates, George Soros e il co-fondatore di Facebook Dustin Moskowitz. Chiedono di accelerare la ricerca sulla gestione della radiazione solare (SRM popolarmente chiamata geoingegneria solare), oggi, mentre il pianeta si avvicina sempre di più al superamento del limite di temperatura di 1,5 gradi centigradi, stabilito nell’accordo di Parigi, come pietra miliare e soglia della temperatura critica per affrontare il cambiamento climatico.
La geoingegneria solare è tornata nel dibattito pubblico negli ultimi mesi, anche se è un argomento fortemente osteggiato da attivisti e gruppi ambientalisti. Alla fine di febbraio, più di 60 ricercatori di rinomate istituzioni hanno pubblicato una lettera chiedendo uno studio più approfondito della strategia e degli esperimenti sul campo su piccola scala, poiché un rapporto delle Nazioni Unite suggeriva che era giunto il momento di iniziare a indagare se SRM potesse contribuire ad affrontare il crisi climatica. In precedenza, lo scorso ottobre, la Casa Bianca aveva annunciato che stava promuovendo un progetto di ricerca quinquennale per valutare i modi per modificare la luce solare che raggiunge la Terra. Tuttavia, centinaia di scienziati ed esperti del clima si oppongono fermamente alla crescente ondata di ricerca e al potenziale sviluppo e applicazione della geoingegneria solare. In una lettera aperta avvertono che la crescente promozione delle tecnologie SRM come possibile soluzione al problema climatico è motivo di preoccupazione, con conseguenze potenzialmente inaspettate e pericolose.
La geodinamica solare o SRM si riferisce a una serie di spettacolari tecnologie di raffreddamento della Terra. È noto che alcune delle tecniche coinvolte nel metodo, come l’anidride solforosa nell’atmosfera, hanno effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute umana. Tuttavia, alcuni scienziati, preoccupati che l’umanità superi i suoi obiettivi di emissione, sostengono che intensificare la ricerca sull’SRM è la chiave per ridurre i rischi di un aumento potenzialmente dannoso della temperatura terrestre. Al contrario, altri scienziati sostengono che “sappiamo poco del metodo e questo implica nuovi rischi per gli ecosistemi e le persone”.
Fonte: stampa estera