Secondo i dati della Banca mondiale analizzati da Debt Justice, lo Sri Lanka deve affrontare le maggiori difficoltà nel servizio del proprio debito, con rimborsi che rappresentano il 75% delle entrate statali annuali. Il suo fallimento è considerato certo. Il Pakistan, anch’esso ad alto rischio di default, ha programmato quest’anno rimborsi del debito pubblico pari al 47% delle entrate del governo.
I pagamenti del debito dei paesi a basso reddito nel 2023 raggiungeranno il livello più alto dal 1998, secondo i dati pubblicati oggi da Debt Justice. I pagamenti del debito estero per 91 paesi rappresenteranno in media almeno il 16,3% delle entrate pubbliche nel 2023, salendo al 16,7% nel 2024, con un aumento di oltre il 150% dal 2011.[1]
Pagamenti del debito più elevati sono legati al calo della spesa pubblica.[2] L’ultima volta che i pagamenti sono stati così elevati, i leader mondiali hanno creato uno schema di alleggerimento del debito per i paesi a basso reddito più indebitati, che ha portato alla cancellazione del 60%-80% dei loro debiti.[3]
Saranno costretti a tagliare i fondi per la sanità e l’istruzione.
Heidi Chow, direttore esecutivo di Debt Justice, ha dichiarato: “I pagamenti del debito stanno raggiungendo livelli di crisi in molti paesi, ostacolando la capacità dei governi di fornire servizi pubblici, combattere la crisi climatica e rispondere alle turbolenze economiche. Non c’è tempo da perdere, abbiamo urgentemente bisogno di regimi di riduzione del debito rapidi e completi per tutti i creditori esterni, compresa la legislazione nel Regno Unito e a New York per far partecipare i finanziatori privati alla cancellazione del debito”.
Mae Buenaventura del Debt Justice Program del Movimento popolare asiatico per il debito e lo sviluppo (APMDD) ha affermato: “Il pagamento del debito sottrae ai paesi del sud i finanziamenti allo sviluppo tanto necessari per proteggere i suoi cittadini dalle crisi economiche e climatiche sempre più gravi. I recenti sviluppi in Pakistan e Sri Lanka dimostrano come gli attuali meccanismi del debito internazionale stiano clamorosamente fallendo nel fornire una profonda, ampia, equa e permanente riduzione del debito per prevenire il deterioramento delle condizioni di vita delle popolazioni del sud. Senza la cancellazione del debito, i debiti del Sud continueranno a crescere e con esso la continua emorragia dei finanziamenti per lo sviluppo”.
Le cifre si riferiscono a 91 paesi classificati come reddito basso o medio-basso dalla Banca Mondiale, o come Small Island Developing State dall’ONU, dove i dati sono disponibili. I paesi con pagamenti del debito estero programmati superiori al 30% delle entrate del governo tra il 2022 e il 2024 includono Sri Lanka, Laos, Pakistan, Zambia e Dominica.
Secondo la Banca mondiale, per i paesi coperti dall’analisi, dei loro pagamenti del debito estero nel 2023 e nel 2024:
Il 46% è rivolto a prestatori privati (esclusi i prestatori privati cinesi)
Il 30% sono a istituzioni multilaterali
Il 12% è destinato a finanziatori pubblici e privati cinesi
il 12% sono ad altri governi[4]
A marzo, l’International Development Select Committee del parlamento britannico ha invitato il governo del Regno Unito a “consultarsi sull’introduzione di una legislazione per obbligare o incentivare la partecipazione dei creditori privati al Quadro comune [il regime di alleggerimento del debito del G20]”.[5]
Pagamenti del debito pubblico estero 1998-2024, media per Stati in via di sviluppo a reddito basso, reddito medio-basso e piccole isole, % delle entrate pubbliche
Metodologia sulle cifre Le cifre sui pagamenti del debito estero in percentuale delle entrate del governo si riferiscono a 91 paesi classificati come a basso o medio reddito dalla Banca Mondiale, o come Small Island Developing State dall’ONU, dove i dati sono disponibili. Le cifre rappresentano i pagamenti del debito pubblico estero (che include sia il capitale che gli interessi) in percentuale delle entrate del governo. La media è una media media non ponderata, ovvero tutti i paesi sono conteggiati allo stesso modo, quindi le cifre non sono indebitamente influenzate dai paesi più grandi. Le cifre non includono i pagamenti del debito interno, che in alcuni paesi rappresentano un’ampia percentuale dei pagamenti complessivi.
Le cifre per i pagamenti del debito pubblico estero sono state calcolate principalmente dal database delle statistiche sul debito internazionale della Banca mondiale. Le cifre per le entrate pubbliche sono calcolate dal World Economic Outlook del FMI (edizione ottobre 2022).
In alcuni casi, le cifre provengono dalle valutazioni della sostenibilità del debito dell’FMI, per i paesi in cui i dati non sono disponibili nei database della Banca mondiale o dell’FMI (Afghanistan, Isole Marshall, Micronesia, Pakistan, Sud Sudan, Tuvalu) o dove conosciamo il debito estero i pagamenti non inclusi nel database della Banca mondiale sono inclusi nelle valutazioni della sostenibilità del debito dell’FMI (Repubblica del Congo, Malawi e Sierra Leone).
Il database delle statistiche sul debito internazionale della Banca mondiale mostra i pagamenti del debito estero sui prestiti contratti entro la fine del 2021. Pertanto non include i pagamenti sui prestiti concessi nel 2022, 2023 o 2024. Le cifre per il 2023 e il 2024 in particolare sono quindi una stima inferiore: è probabile che siano più elevati in quanto eventuali prestiti concessi dal 2022 in poi porteranno a nuovi pagamenti nel 2023 e nel 2024.
La media mediana segue lo stesso andamento della media, con i pagamenti nel 2024 al livello più alto dal 1998 e un aumento del 230% tra il 2011 e il 2024 (vedi grafico sotto). Ciò dimostra che l’aumento è dovuto a una tendenza generale in tutti i paesi coperti, non causata da valori anomali particolari. In alcuni casi, come lo Sri Lanka, lo Zambia e il Ghana, i governi sono in default su parte del loro debito estero. In questi casi, le cifre mostrano l’entità dei pagamenti programmati, ma alcuni di questi pagamenti non vengono effettivamente effettuati.
Pagamenti del debito pubblico estero 1998-2024, mediana per stati in via di sviluppo a basso reddito, reddito medio-basso e piccole isole, % delle entrate pubbliche
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