I leader dei due paesi hanno discusso degli sviluppi a Gaza e della prospettiva di ripristinare le proprie relazioni diplomatiche. Su iniziativa di Teheran è avvenuta la comunicazione telefonica.
La guerra di Israele contro il problema/ostacolo del popolo palestinese ha come obbiettivo finale non la eliminazione fisica di questo popolo da vero martoriato — atto criminale impossibile oggi — ma la soluzione del problema con lo spostamento non solo dei rinchiusi nella striscia di Gaza ma di tutti i palestinesi che non desiderano essere cittadini di serie B e C nella loro terra presa con la forza e brutale violenza dallo Stato di Israele. Molti di loro hanno resistito a lungo ad ogni tipo di violenza e sopraffazione e non solo degli ebrei ma di tutti gli arabi e dei persiani. Per loro fortuna non sono stati finiti in mare come era programmato e desiderato dai sionisti di destra e di sinistra. La loro exoria — confino — nel deserto del Sinai, non durerà 40 anni che sarebbe il tempo biblico. Di questo hanno parlato i presidenti persiano ed egiziano.
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