Macron: “Il dispiegamento di forze di terra occidentali in Ucraina non è da escludere”.

 

A giorni avrà inizio – su proposta della Repubblica Ceca e sostenuta da diversi Paesi europei – la colletta per acquistare congiuntamente munizioni fuori dall’Europa per conto dell’Ucraina.

L’invio di truppe occidentali sui campi di battaglia in Ucraina in futuro non può essere “escluso”, ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron nella tarda serata di lunedì, ma ha riconosciuto che in questa fase “non c’è consenso” su questo. Ha anche annunciato un aggiornamento degli aiuti militari europei a Kiev.

“Non c’è consenso oggi sull’invio, ufficialmente, (…) di truppe di terra. Ma non bisogna escludere nulla. Faremo tutto il necessario per garantire che la Russia non possa vincere questa guerra”, ha detto il Presidente francese durante una conferenza stampa dopo il vertice internazionale sul sostegno all’Ucraina organizzato dall’Eliseo.
Il Capo di Stato francese non ha voluto dire di più sulla posizione della Francia sulla questione, citando la necessità di mantenere una “ambiguità strategica”.

Ma “non ho detto che la Francia non è favorevole”, ha continuato. “Non sto eliminando l’ambivalenza (…) facendo dei nomi. Sto dicendo che era una delle opzioni discusse”, ha aggiunto.

Questa “opzione” non era mai stata menzionata prima dal governo francese.
Interrogato in merito, al termine dell’incontro presso la Presidenza francese, il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha assicurato che il dispiegamento di forze di terra da parte degli Stati occidentali non era all’ordine del giorno.

“Molte persone che oggi dicono ‘mai’ sono le stesse che due anni fa dicevano ‘mai carri armati, mai aerei, mai missili a lungo raggio'”, ha detto però il Presidente francese Macron. “Dobbiamo avere l’umiltà di renderci conto che spesso agiamo con sei o dodici mesi di ritardo. Questo era lo scopo del dibattito di stasera: tutto è possibile se serve a raggiungere il nostro obiettivo”.

Il Presidente francese ha ribadito che gli alleati dell’Ucraina non sono “in guerra con il popolo russo”, ma “non possono permettere” alla Russia “di vincere in Ucraina”.

Creazione di una nuova “coalizione”

Durante la stessa conferenza stampa, ha annunciato la creazione di una nuova “coalizione” per fornire missili a medio e lungo raggio all’Ucraina, in un contesto di preoccupazioni ucraine circa le quantità e la tempistica delle consegne di munizioni, dato che le forze di Kiev devono far fronte a gravi carenze.

“Siamo convinti che la sconfitta della Russia sia assolutamente essenziale per la sicurezza e la stabilità dell’Europa”, ha insistito il Presidente francese dopo l’incontro di un’ora in Eliseo.

Un gruppo di Stati intende consegnare missili a medio e lungo raggio a Kiev, ha detto il Presidente francese, mentre diversi Paesi europei hanno detto di sostenere la proposta della Repubblica Ceca di acquistare congiuntamente munizioni fuori dall’Europa per conto dell’Ucraina.

Il Presidente Macron ha anche detto che ci sono cinque aree in cui tutti i Paesi che hanno partecipato alla conferenza concordano sulla necessità di prendere iniziative.

Si tratta della sicurezza informatica, della coproduzione di sistemi d’arma, del rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina — soprattutto al confine con la Bielorussia — della difesa dei Paesi direttamente minacciati dall’attacco russo all’Ucraina, come la Moldavia, e infine dell’aiuto a Kiev per la rimozione dei campi minati.

Il Presidente francese ha sottolineato che esiste un margine per aumentare la produzione di armi in Europa.

Ha anche affermato che “la Russia ha adottato atteggiamenti minacciosi non solo nei confronti dell’Ucraina, ma di tutti noi”, e sulla questione del dispiegamento di forze militari occidentali sul territorio ucraino, ha detto che al momento non c’è consenso su questo, ma non si può escludere nulla in futuro.

Il Presidente francese ha anche affermato che saranno prese misure contro i Paesi e le aziende che violano le sanzioni contro la Russia.

Il Presidente Macron ritiene che la crisi ucraina possa essere un’opportunità per l’emancipazione dell’Europa in materia di difesa e ha annunciato che è stato deciso di convocare una conferenza internazionale sulla questione ucraina anche a livello di ministri della Difesa.

Fonte: stampa estera


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