La Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato a Israele di interrompere immediatamente l’attacco delle ultime settimane contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo la sentenza, la Corte “non è convinta” che l’evacuazione di Rafah da parte di Israele e altre misure siano sufficienti per la popolazione civile.
In questo contesto, la Corte ha accolto la richiesta del Sudafrica che l’esercito israeliano interrompa il suo attacco a Rafah. Allo stesso tempo, la Corte ha ordinato a Israele di aprire il valico di frontiera di Rafah, in modo che gli aiuti umanitari per i civili palestinesi possano ricominciare ad entrare. Ha anche chiesto al governo israeliano di consentire l’ingresso senza ostacoli degli investigatori nella Striscia di Gaza.
In sentenze precedenti, la Corte aveva ordinato a Israele di impedire atti di genocidio contro i palestinesi e di consentire il flusso di aiuti a Gaza. Tuttavia, non aveva chiesto a Israele di fermare le sue operazioni militari.
Un portavoce del governo israeliano ha dichiarato poco prima della decisione della Corte che “nessun potere al mondo impedirà a Israele di proteggere i suoi cittadini e di perseguire Hamas a Gaza”.
Israele ha lanciato il suo assalto a Rafah a maggio, costringendo centinaia di migliaia di Palestinesi a fuggire dalla città che era diventata un rifugio per circa la metà dei suoi 2,3 milioni di abitanti. Rafah, all’estremità meridionale di Gaza, era anche la via principale per l’ingresso degli aiuti. Le organizzazioni internazionali affermano che l’operazione israeliana ha tagliato fuori Gaza e ha aumentato il rischio di carestia per la popolazione.
Ministro israeliano: ‘Corte internazionale di giustizia antisemita’
Il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha commentato la sentenza in un post come segue: “L’ordine del tribunale antisemita dell’Aia deve avere una sola risposta, l’occupazione di Rafah, l’aumento della pressione militare e lo schiacciamento di Hamas fino al raggiungimento di una vittoria completa nella guerra”.
Nel frattempo, il ministro delle Finanze di estrema destra di Israele, Bezalel Smotrich, ha commentato che coloro che chiedono a Israele di fermare la guerra “chiedono che decida di cessare di esistere”. “Israele non accetterà”, ha aggiunto.
Da parte sua, l’Autorità Palestinese ha accolto con favore la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, affermando che rappresenta un “consenso internazionale per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza”, secondo il portavoce della Presidenza palestinese Nabil Abu Rudeina. Anche Hamas ha accolto con favore la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia su Rafah, ma ha aggiunto che non è sufficiente, chiedendo la fine dell’aggressione israeliana a Gaza.
Fonte: stampa estera