L’idea di un reddito di base universale gode di un ampio sostegno politico e il maggior partito del Paese, l’African National Congress (ANC), ha recentemente dichiarato di impegnarsi ad attuarlo entro i prossimi due anni.
L’idea di un reddito di base universale incondizionato, da utopia di ideologi sognatori, ora sta diventando più mainstream, soprattutto dopo il successo delle misure di sostegno attuate durante la pandemia. Inoltre, sta guadagnando trazione tra i visionari della tecnologia che credono che un tale sistema di pagamento possa proteggere l’umanità mentre l’intelligenza artificiale sostituisce sempre più posti di lavoro.
Diversi Paesi hanno sperimentato alcune versioni del reddito di base universale. Il Kenya, ad esempio, offre pagamenti incondizionati a circa 20.000 persone in 200 città diverse, osserva Business Insider.
Negli Stati Uniti, alcune città e Stati stanno sperimentando programmi di reddito di base garantito, offrendo pagamenti incondizionati ma solo a gruppi specifici di persone bisognose. Sebbene gli studi dimostrino che questi programmi hanno successo negli Stati Uniti, non mancano i contraccolpi politici.
In Sudafrica, tuttavia, la maggior parte dei partiti politici è favorevole al reddito di base universale. Resta da definire i dettagli del programma.
Secondo l’ANC, uno studio dell’Università di Johannesburg ha dimostrato che la maggioranza dei cittadini del Paese sostiene pienamente l’adozione di un reddito di base universale.
Il partito sta valutando le opzioni per finanziare il programma, tra cui nuove misure fiscali e una nuova tassa sulla sicurezza sociale. L’obiettivo del piano non è quello di sostituire i programmi di assistenza sociale, ma di integrarli, ha dichiarato.
Se il piano dell’ANC andrà avanti, il Sudafrica diventerà il primo Paese a implementare un reddito di base universale.
Fonte: stampa estera
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