Secondo Action for Dolphins (AFD), come emerso dai controlli, nel primo campione i livelli di mercurio erano 97,5 volte superiori a quanto consentito.
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Un gruppo ambientalista ha intentato una causa chiedendo che la carne di delfino “tossica” venga rimossa dal mercato giapponese dopo che il campionamento ha mostrato livelli di mercurio 100 volte superiori ai limiti di sicurezza raccomandati.
Action for Dolphins (AFD), un’organizzazione non governativa con sede in Australia, ha intentato causa tra i continui avvertimenti degli esperti secondo cui mangiare carne di delfino potrebbe rivelarsi pericoloso per la salute pubblica. Un ricercatore dell’AFD con sede in Giappone ha ordinato, il 13 ottobre 2022, due pacchetti di budella di delfino Risso da Yahoo! Giappone. Il suo ordine è stato ricevuto due giorni dopo e inviato direttamente al laboratorio in Giappone per ulteriori test.
Secondo AFD, come emerso dai controlli, nel primo campione i livelli di mercurio erano 97,5 volte superiori a quelli consentiti, mentre un secondo campione, anch’esso di interiora della stessa specie di delfino, presentava livelli 80 volte superiori ai limiti di sicurezza.
“Ci sono più risultati di test risalenti a un decennio che mostrano livelli potenzialmente tossici di mercurio nella carne di balena e delfino venduta attraverso Yahoo! Giappone. Mancano informazioni ed etichettatura. Chiunque può acquistare la carne, comprese le donne incinte, il che è particolarmente problematico” osserva Hannah Tate, amministratore delegato dell’organizzazione, sperando che i risultati e la causa portino alla rimozione della carne pericolosa dai mercati, supermercati, ristoranti e acquisti online.
Secondo Russell Fielding, assistente professore alla Coastal Carolina University che ha condotto ricerche approfondite sui cetacei e sulle concentrazioni di mercurio, mangiare regolarmente carne con tali concentrazioni di contaminazione può causare problemi di salute.
La causa è l’ultimo episodio di una più ampia campagna dell’AFD per porre fine alla caccia ai delfini a Taiji, dove il massacro annuale di centinaia di mammiferi marini è stato oggetto del documentario premio Oscar The Cove.
In una rara intervista al Guardian anni fa, i cacciatori di delfini locali avevano dichiarato che con la caccia stavano semplicemente proteggendo l’industria tradizionale, accusando i critici di minare le tradizioni culinarie della regione con le loro azioni.
Fonte: stampa estera