Spagna, 10 Dicembre 1933

PERICOLO ANARCHICO: Si telegrafa da Madrid che l’intero territorio spagnolo è stato dichiarato in stato di pericolo (état d’alarme). La decisione di dichiarare il Paese in pericolo è stata presa durante una riunione di emergenza del gabinetto per esaminare la situazione. […] Il potere resta nelle mani delle autorità politiche. Tuttavia, come per la legge marziale, vengono rimosse le garanzie costituzionali e viene istituita la censura preventiva della stampa. […] La Spagna, stanca di un lungo periodo di lotte politiche, non potrà affrontare una nuova battaglia elettorale senza disordini e gravi complicazioni.

Tuttavia, le nubi si stanno nuovamente addensando all’orizzonte di questo paese così sofferente. Il governo, venuto a conoscenza del previsto movimento degli anarchici, ha già adottato misure draconiane. Alcune regioni spagnole furono dichiarate in stato d’assedio. Erano vietati assembramenti e manifestazioni. Si stanno svolgendo indagini nelle case dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Molte armi furono confiscate. Sulla strada vengono perquisiti anche cittadini e veicoli. Si stanno effettuando degli arresti. Le carceri di Barcellona sono state riempite e gli arrestati sono ora caricati sul piroscafo “Paraval”. I tribunali militari operano e puniscono in modo esemplare.

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