“Il dramma che viviamo è indescrivibile”, dicono ora esperti tedeschi, specialisti in povertà e sofferenza umana. Ma il dramma che ha vissuto la Grecia negli anni dell’austerità imposta da Angela Merkel, l’energumeno francese Sarkozy e il nostro “super M”, oggi Commissario Uni-Troiko per l’Italia, era molto-molto più grande e indescrivibile. Nessuna gioia ne maliziosa ne cinica, sappiamo bene che il prezzo più alto lo pagano sempre i più deboli, chi per es. chiede la paga giusta e viene malmenato, o vende orecchini di plastica e viene selvaggiamente ammazzato.
L’anno scorso una persona su sei in Germania è stata minacciata di povertà, con famiglie monoparentali e famiglie composte da una sola persona particolarmente vulnerabili. Cresce la preoccupazione di fronte all’inverno e all’evoluzione della crisi energetica.
Rispetto alla media nazionale, le famiglie monoparentali e quelle unipersonali sono le più a rischio, sottolinea l’Ufficio di statistica. Nel 2021, il 26,6% delle persone in una famiglia monoparentale e il 26,8% delle persone che vivono da sole erano a rischio di povertà. Inoltre, il 19,3% dei pensionati era a rischio povertà, ma tra gli occupati a pieno titolo la cifra corrispondente si limita all’8,6%. Le donne sono svantaggiate, poiché il 16,5% è a rischio rispetto al 15,1% degli uomini.
“Il dramma che viviamo è indescrivibile”
“Il dramma che stiamo vivendo in questo momento è indescrivibile. La situazione colpisce soprattutto coloro che hanno già poco”, ha commentato Anne Lenze, professoressa di Sociologia all’Università di Darmstadt, all’agenzia di stampa tedesca dpa, spiegando che le persone a basso reddito spendono già gran parte dei loro soldi per l’alloggio e il cibo, mentre non è possibile poter risparmiare, anche poco, per concedersi un breve viaggio. “Poiché la maggior parte di loro vive in appartamenti con isolamento insufficiente, saranno particolarmente colpiti dai maggiori costi energetici”, sottolinea la professoressa e stima che la povertà aumenterà notevolmente e molte persone “cadranno al di sotto del livello di sussistenza”, mentre ritiene che l’aiuto dello Stato non basta.
Fonte: APE – ME
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