Un esperto cinese ha proposto una nuova soluzione di sviluppo integrato attraverso il rafforzamento degli scambi commerciali di frontiera e il coordinamento transfrontaliero nella regione dell’Himalaya per affrontare i rischi multidimensionali per la sicurezza geopolitica e promuovere ulteriormente la costruzione di una comunità regionale di futuro condiviso, in una conferenza chiave a Shangai.
La proposta è stata fatta alla Prima Conferenza sulla geografia mondiale, dal tema “La geografia e il nostro futuro comune”, che si è tenuta durante il fine settimana a Shanghai.
Sebbene irta di rischi geopolitici, la regione himalayana ha una lunga storia di scambi interpersonali che coinvolgono religione, gruppi etnici e militari.
Chen Fahu, accademico dell’Accademia cinese delle scienze e presidente della Società geografica cinese, ha proposto alla conferenza di promuovere lo sviluppo integrato intorno all’Himalaya rafforzando gli scambi commerciali di frontiera e il coordinamento transfrontaliero.
Nella sua conferenza dal titolo “Problemi di geo-sicurezza intorno all’Himalaya”, Chen ha collegato l’importanza dell’altopiano del Qinghai-Xizang (Tibet), dove si trova l’Himalaya, con la sicurezza nazionale.
Secondo Chen, l’altopiano del Qinghai-Xizang (Tibet) svolge un ruolo importante nella salvaguardia della sicurezza nazionale della Cina, una base di riserva di risorse strategiche, una barriera per la sicurezza idrica e la sicurezza ecologica, nonché un’importante area culturale per la Cina.
Per far fronte ai rischi multidimensionali nella regione, Chen ha proposto la costruzione di zone infrastrutturali integrate nelle aree transfrontaliere, che possono includere la creazione di zone di libero scambio, zone industriali e zone turistiche internazionali.
Il team di Chen ha anche proposto di espandere gli scambi commerciali di frontiera al momento opportuno per facilitare il movimento dei residenti di frontiera e aumentare il commercio di frontiera.
Il team ha suggerito di rafforzare la cooperazione economica transfrontaliera sfruttando il ruolo vitale svolto dai villaggi di confine.
Dal 20° secolo, la geografia è stata una chiave per la geopolitica e la cooperazione internazionale quando vista come un argomento fondamentale nello studio del rapporto dell’uomo con la terra.
La prima conferenza sulla geografia mondiale è stata organizzata congiuntamente dalla Società geografica cinese, dal China Institute for Innovation & Development Strategy, dall’East China Normal University (ECNU) e dall’Università dell’Accademia cinese delle scienze.
Esperti provenienti dalla Cina e dall’estero hanno tenuto oltre 500 conferenze e relazioni principali su una varietà di argomenti che vanno dalla geografia e dalla sicurezza energetica a basse emissioni di carbonio alla ricerca di strumenti e metodologie innovativi per il progresso della geografia mondiale durante la conferenza di due giorni, che si terrà sia online e in loco.
“La geografia è una materia interdisciplinare tra le scienze naturali e le scienze umane”, Du Debin, professore di geografia umana e preside della Scuola di scienze urbane e regionali dell’ECNU.
“Quando parliamo della costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità, dobbiamo comprendere la distribuzione delle risorse geografiche naturali locali e delle umanità locali, e le condizioni sociali ed economiche, poiché gli esseri umani non riguardano solo la popolazione, ma anche sulla distribuzione spaziale delle attività e sul rapporto tra tutte le attività umane e l’ambiente naturale”, ha affermato Du.
Fonte: Global Times, 27-11-2022
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