Ieri 9 Maggio tutti gli energumeni idioti e analfabeti, specialmente del campo anglo-americano e le loro mezze-figure nel campo europeo, sono rimasti molto delusi dal mancato annuncio da parte del gruppo al potere in Russia della syntéleia, da loro fortemente voluta e attesa. L’annuncio, del malconcio gruppo russo, avrebbe permesso a loro di giustificare l’attacco finale alla Russia, l’eterno nemico ritrovato.
Syntéleia (συντὲλεια), parola greca, significa non solo la fine di un mondo ma anche (dopo la fine) l’inizio di un altro mondo. Syn (più) – téleia (punto-fine). Un significato originale e più antico di syntéleia è: contribuire tutti insieme per mettere fine al dominio e all’espansionismo dei più forti; per esempio la syntéleia della gente indigena sicula contro l’espansionismo e l’arroganza delle città greche della Sicilia orientale.
A nostro avviso, un elemento molto positivo della giornata di ieri è stato il linguaggio, non solo putiniano, pacato, stanco ma sereno fuori dalla propaganda e molto consapevole. Questo significa che le trattative, nel silenzio della paura e dello smarrimento di tutte le parti, continuano e daranno dei frutti amari ma accettabili per tutti.
Oggi il nostro Commissario e Presidente del Consiglio sarà in viaggio per ricevere l’incarico di tenere insieme i cocci dei vasi rotti. Il suo monologo rivolto alle sedie, a Strasburgo nei giorni scorsi, in un’aula vuota non è un buon auspicio.
Per piacere,
una calda preghiera. Dal momento che avete stabilito che Odessa rimane a loro e questo perché non potete lasciare loro senza uno sbocco al mare, non distruggete questa bellissima città cosmopolita. Ad Odessa è nata la Società degli Amici, il solalizio dei greci che hanno contribuito in modo fondamentale, nel bene e nel male, alla creazione della Grecia moderna, libera e indipendente. Nella città vecchia di Odessa ha sede il museo dedicato a loro.