Frédéric Keck ha studiato filosofia all’École Normale Supérieure e all’Università di Lille III e antropologia all’Università della California Berkeley. Ha pubblicato un corpus di lavori sulla storia dell’antropologia francese nei suoi rapporti con la filosofia (Comte, Lévy-Bruhl, Durkheim, Bergson, Lévi-Strauss).
Entrato nel CNRS nel 2005, ha condotto indagini etnografiche sulle crisi sanitarie legate alle malattie animali: BSE, SARS, influenza “aviaria” e “suina”. Il suo lavoro, al crocevia tra storia della scienza, sociologia dei rischi e antropologia della natura, si concentra più in generale sugli standard di “biosicurezza” applicati all’uomo e agli animali, e sulle forme di previsione che essi producono riguardo disastri sanitari ed ecologici.
È vincitore della Fondazione Fyssen nel 2007, medaglia di bronzo del CNRS nel 2011, membro dell’Istituto canadese di ricerca avanzata nel 2015. Ha diretto il dipartimento di ricerca e insegnamento del musée du quai Branly tra il 2014 e il 2018, il Social Laboratorio di Antropologia tra il 2019 e il 2020 e il progetto ANR Regwet (Regifying Wetmarkets in Cina centrale) tra il 2020 e il 2022.
Ha pubblicato Un monde grippepé (Parigi, Flammarion, 2010), The Anthropology of Epidemics (con Ann Kelly e Christos Lynteris, Londra, Routledge, 2019), Les sentinels des nationaux. Cacciatori di virus e birdwatcher ai confini della Cina (Bruxelles, Zone sensibili, 2020), Segnali di allarme. Contagio virale, giustizia sociale, crisi ambientale (Parigi, Desclée de Brouwer, 2020) e pipistrelli. Incontri ai confini tra le specie (con A. Morvan, Parigi, CNRS Éditions, 2021).